15 Dic Il male del museo
Questo intervento è volto a chiarire le modalità di insorgenza di quel tipo di lombalgia che affligge una buona fetta della popolazione e che non risente se non momentaneamente delle terapie fisiche e/o farmacologiche normalmente prescritte.
Prende il suo nome dal fatto che si evidenzia principalmente quando si sta fermi in piedi o si cammina a passo lento (musei,mostre ecc.).
Normalmente si attenua o scompare camminando a passo veloce o in salita.
Spesso la persona sofferente attua senza sapere perché una serie di “trucchi” che migliorano momentaneamente la situazione :
Appoggia un piede su un piano rialzato (a messa sull’inginocchiatoio e al bar sulla sbarra alla base del banco; in strada sono efficaci i panettoni di cemento.
Quando può si accuccia flettendo in avanti il tratto lombare o si siede lasciando cadere in avanti le spalle.
Cercherò ora di spiegare l’origine di questo “mal di schiena”che, come vedremo, è puramente meccanica.
Ecco una colonna lombare correttamente posizionata in ortostasi (in piedi) e a fianco la stessa ma con l’osso sacro più orizzontalizzato.
E’ intuitivo che le articolazioni fra l’ultima vertebra lombare (L5) e la prima sacrale (S1) nell’immagine di destra sono al limite della loro funzionalità e quindi in situazione di sofferenza.
Peraltro l’errore del posizionamento sacrale è evidenziabile ESCLUSIVAMENTE con la RXgrafia in ORTOSTASI che viene raramente richiesta.
Come curare questa patologia?
Bisogna assolutamente correggere la posizione del sacro (e quindi del bacino) con una serie di esercizi che un bravo Fisioterapista è sicuramente in grado di insegnare (allungamento della catena muscolare paravertebrale, allungamento degli ileopsoas e dei retti femorali, tonificazione in accorciamento dei retti addominali).
Fatto ciò siamo solo agli inizi : dico sempre ai miei pazienti che la ginnastica è indispensabile ma non serve a niente e spiego il perché.
La ginnastica corretta mi permette (se voglio) di assumere la posizione giusta del bacino ma è il cervello che controlla il mantenimento di ciò per cui per almeno 3 mesi dovrò essere quasi nevroticamente attento alla mia postura chiedendomi continuamente :”la mia posizione è giusta?”. Normalmente dopo questo lasso di tempo la correzione viene automatizzata e la patologia sconfitta.
Esistono in commercio alcuni tutori dinamici lombari che aiutano a modificare la posizione ma personalmente li prescrivo solo nei mesi freddi perché non si cura la lombalgia col cilicio.
Naturalmente ciò presuppone un notevole impegno del paziente che spesso per pigrizia preferisce rivolgersi una volta alla settimana a “terapeuti” che eliminano sì il dolore ma non la causa. Dico sempre che se il mal di piedi è causato dalle scarpe strette è inutile impostare terapie dalla durata effimera: si va dal calzolaio!
Dott. Eugenio Gamba